lunedì 6 agosto 2012
venerdì 2 marzo 2012
Pizza a Tokyo
Recentemente la mia amica Cristina sempre prodiga di ottimi suggerimenti mi ha consigliato il blog di Disma Pestalozzi che mi capitava di ascoltare a Radio popolare nei suoi esilaranti servizi come inviato sul territorio locale. Cri mi ha raccontato che si era trasferito a Tokyo e leggendo il suo blog mi e' tornata la voglia di aggiornare il mio.
Voglio raccontare delle pizzerie a Tokyo. Di solito dopo un po' che sei lontano dall'Italia ti viene voglia di mangiare un buon piatto della cucina nostrana e la pizza nelle nostre classifiche culinarie si contende il primo posto con la pasta aglio olio e peperoncino. Per cui una volta al mese ci concedevamo un cena a base di pizza. Abbiamo provato varie catene e il minimo comun denominatore di tutte erano essenzialmente i seguenti punti:
1- saluto rigorosamente in italiano a tutti i clienti "Buonasera" invece del solito Irasshimasse!
2- sorpresa massima quando in 4 ordiniamo 4 pizze (il cliente medio giapponese ordina una pizza in 4)
3- prezzo di una margherita circa 1500 yen (15 euro)
4- ottima pizza (mio figlio sostiene che sia più buona di quella che ci fanno al ristorante italcanada al mare).
5- i pizzaioli hanno imparato a fare la pizza in italia durante una permanenza di circa un anno nel nostro belpaese.
Quest'anno la voglia di pizza ci e' scattata come sempre dopo una decina di giorni ma a shinjuku (dove abitavamo) non ci ricordavamo di una di queste catene con la vera pizza napoletana e allora mano all'iphone, digita "pizzeria" in google maps e la più' vicina era la Pizzeria Ciro, Higashi Nakano 3-8-3.
Ebbene è stata una rivelazione. Soprattuto per il punto 3 dove i prezzi di una margherita erano paragonabili a quelli nazionali: 450 yen!
Il pizzaiolo poi, troppo forte. Si chiama トトcome il nostro Totò e consiglio a tutti di andare a provarla!
domenica 25 settembre 2011
Apprensione... no grazie
Il tempo per aggiornare i blog non basta mai... una cara amica mi ha chiesto notizie di questo povero blog non nutrito dai post da molto tempo e mi ha indotta a rifocillarlo un po'. Complice l'ultima avventura a scuola dei miei due figli, che ancora una volta mi fa riflettere sul modo diverso di affrontare le cose qui e in Italia.
Lucia giovedì si è chiusa il dito in una porta a scuola e l'insegnante l'ha portata subito dal dottore o all'ospedale, non ho capito, dove le hanno fatto i raggi X e dato dei cerotti curativi per il dito.
Niente di grave per fortuna, ma mi ha molto colpito che non mi abbiano chiamato e l'abbiano portata subito in ospedale. Se fosse successo a Milano, mi avrebbero subito chiamato di andare a prendere la bambina a scuola. Qui me lo hanno detto alle 17.30 quando sono andata a prenderli ed era successo alle 13.30!
Molto diverso il comportamento tra qui e l'Italia in questo caso!
Avrei altre avventure di cui scrivere ma il tempo è tiranno e quando non avrò da lanciare 10^6 simulazioni per trovare la distribuzione della nostra ultima statistica test, mi dedicherò ancora al blog, Cri continua a seguirmi!
mercoledì 20 aprile 2011
La borsetta di Rilakkuma
Avevo appuntamento alle 11 per la mia prima lezione di canto ed ero un po' in anticipo. Nel pomeriggio sono andata al museo di Storia naturale a confermare l'iscrizione dei miei figli per la scuola estiva e all'uscita ho armeggiato con telefono portafogli, ricevute di pagamento mie e di un'amica, volevo guardare le foto postate da Stefano su facebook, leggere la mail, insomma non sono proprio una multi-tasking! Vado a casa e mi accorgo di non avere più la custodia rosa di Rilakkuma tanto amata del mio telefono già custodia della mia prima nintendo comprata a Tokyo nel lontano 2006. Rifaccio mentalmente la corsa di tutte le corse fatte oggi e ricordo che l'avevo fuori dal museo mentre, appunto, armeggiavo con facebook e posta e ricevute delle iscrizioni, ma non mi sembrava di averla al negozio dove volevo comprare gli scarponi di montagne e neppure in quello dove ho comprato le uova di pasqua. Provo a chiamare al telefono il museo, ma non risponde nessuno. Allora dico, ma si, proviamo a rifare la strada a ritroso: negozio delle uova, niente, negozio di montagna, niente. Arrivo al parco quasi rassegnata senza alcuna speranza, lego, o meglio incateno, la bici, faccio per andare verso le scale ma prima mi volto e do un'occhiata per terra in giro, con quel sentimento, che dici, non serve a niente, ma dai facciamolo, magari mi è caduta e in quest'ora nessuno l'ha vista. E l'ho vista la mia borsettina. Appoggiata con cura al muretto di cinta, appena un po' più in la da dove doveva essermi caduta. L'ho raccolta e volevo ringraziare tutti quelli vicino a me perché era anche un po' per loro se l'avevo ritrovata. E poi ho pensato alla persona che la doveva aver raccolta e appoggiata con cura al muretto. Grazie grazie grazie. Oggi è stata una bella giornata. E questo racconto merita un post-o nel mio blog su Tokyo, perché una cosa così solo a Tokyo poteva capitare… e il pensiero mi torna alla mattina...
giovedì 2 dicembre 2010
kaatsu
mercoledì 24 novembre 2010
Foto per l'istituto
Al lavoro mi hanno fatto la foto con dietro la montagna sacra da mettere sul giornalino dell'istituto... E' arrivata Megumi san con la caporedattrice del giornale di diffusione dell'istituto dove lavoro
http://www.ism.ac.jp/
e hanno deciso che ara bello farla sul balcone con dietro il Fuji-san dato la splendida giornata (piccolo inciso: qui si viaggia ancora sui 15-18 gradi).
Non potete immaginare il ridere con le due signore che mi facevano mettere in posa, continuavano ad inchinarsi ad ogni scatto (e ne hanno fatto tanti perche' io avevo il sole in faccia e chiudevo gli occhi ;)) e poi erano tutte orgogliose del loro lavoro e me lo mostravano facendo ancora inchini...
Appena la pubblicano sul giornale la inserirò sul blog!
Tokyo Ristorazione
Ho lasciato Milano e la scuola dei miei figli per un mese e mezzo di lavoro a Tokyo. A Milano c'è Milano-Ristorazione. A Tokyo non
c'è Tokyo Ristorazione!
Scuola di Ludo e Lucia: per il pranzo abbiamo lasciato dei soldi al maestro e sono andati con lui a prendere qualcosa al supermercato di fronte a scuola! Qui trovi le lunch box per tutti e per tutti i gusti! Notare che Ludo ha speso 120 yen (circa 1 euro) per una scatola di ramen e lucia 176 yen (circa 1.50 euro) per due triangolini di riso con il pesce dentro e avvolti nell'alga! Questa e' Tokyo Ristorazione: per tutti, vicino a tutti e con prezzi alla portata di tutti!
Adoro questo paese...